In nome di Luisa, scrivo al Senatore
Tante volte mi sono confrontato con Luisa,tante volte abbiamo parlato del dopo di noi,lei era felicissima di sapere che il progetto del villaggio della felicità era arrivato nella sua Basilicatà,mi ricordo che il 4 luglio del 2020 mi sono recato proprio a Policoro provincia di Matera per manifestare l'assenza e il vuoto in quella regione,quel giorno lei non era presente perche non poteva lasciare Maurizio da solo,ma era felice perche proprio quel giorno sono riuscito ad unire un gruppo di genitori che insieme hanno dato vita ad una associazione appunto per realizzare una struttura per il dopo di noi.
Ho visto tanti post e soprattutto tante pagine e gruppi facebook scrivere (oggi e nei prossimi giorni ci fermiamo per rispettare Mamma Luisa) io invece non mi fermo anzi proprio oggi decido di alzare la voce,proprio oggi dobbiamo dire che non è possibile vedere morire un genitore con la paura e soprattutto con l'incertezza di sapere il proprio figlio al sicuro.
Oggi voglio scrivere una lettera ad un personaggio politico,al presidente della Fondazione Italiana Autismo,ma soprattutto ad un Papà che copre questi 2 ruoli.
Carissimo Davide Faraone,
ti scrivo per informarti che ieri una Mamma ci ha lasciati,non è una Mamma qualunque,ma è la Mamma di Mauri esattamente come lei lo chiamava,Mauri è un uomo di 38 anni autistico e lei era Luisa una grande Mamma che ha dedicato e lottato per i diritti di suo figlio e per tante persone autistiche,una Mamma che ha messo da parte la sua vita per rendere migliore quella del figlio,ha cercato in tutti i modi di realizzare un futuro per lui, ma purtroppo in uno paese dove la disabilità viene trattata come business non è facile anzi direi quasi impossibile riuscirci.
Oggi Mauri non avrà più la sua Mamma leonessa accanto che lo proteggerà,oggi Mauri sarà sradicato estirpato dai suoi affetti,dal suo letto,dalla sua casa,dai suoi odori e colori,dalle sue piante che puntualmente annaffiava.
Oggi sarà un tribunale a decidere dove lui dovrà dormire,dove dovrà svegliarsi,dove dovrà mangiare,io voglio sperare che Mauri si possa adattare alla nuova vita,ma soprattutto mi auguro che non venga continuamente spostato da una struttura all'altra.
Perchè ti scrivo,semplicemente per sapere se ti ricordi degli incontri che abbiamo avuto presso la tua segreteria,soprattutto per sapere se ti ricordi dell'idea del Villaggio della Felicità,ecco se non ti ricordi sono pronto ad incontrarti nuovamente,perche proprio in questi momenti ci possiamo rendere conto di quanto importante possa essere questo progetto il Dopo di noi con noi, oggi Mauri nel Villaggio della Felicità non sarebbe solo, ma avrebbe l'affetto di altri genitori,oggi Mauri non dovrebbe lasciare il luogo dove è cresciuto, ma resterebbe esattamente li dove avrebbe tutti i suoi punti di riferimento.
Chiudo nel dirti che abbiamo necessità di realizzare in tutto il paese questi progetti,allora ti dico iniziamo dalla nostra Sicilia,ti informo che a Termini Imerese esiste già un posto quasi pronto ad essere adattato al Villaggio della Fekicità,sto parlando del Villaggio Imera oggi confiscato alla mafia e si trova in stato di totale abbandono, aggiungo aggetto di vandalismo,penso che sia dignitoso recuperarlo e restituirlo alle persone più fragili.
Antonio Riggio papà di Gaetano