Gaetano vs Tirrenia

15.12.2022

Le parole e le azioni di un Giudice che ci fanno ben sperare 

«Il Sig. Riggio sta portando avanti una battaglia di rispetto e di riconoscimento per le persone meno fortunate di me e di chi è presente in questa stanza... Visto che lo Stato non aiuta, l'umano dovrebbe aiutare un po' di più, ma purtroppo spesso ci si scontra con le rigidità procedurali».

Queste sono alcune delle parole di autentico buon senso e sensibilità pronunziate stamattina in udienza dal Giudice che sta seguendo il "Caso Tirrenia".

Ebbene sì, come ormai tutti saprete, sto seguendo la causa che Antonio Riggio ha deciso di avviare contro la Compagnia di Navigazione Tirrenia, ed ho impostato tutta la mia difesa sul riconoscimento del Principio di Accomodamento Ragionevole contemplato dall'art. 2 della Convenzione ONU. Un Principio che il Giudice a cui è affidato il procedimento conosce molto bene, e lo ha dimostrato fin dal primo momento.

L'udienza odierna, avrebbe dovuto essere solo un'udienza interlocutoria, finalizzata all'articolazione dei mezzi istruttori. Ma il Giudice, pronunziando le parole che ho citato, ed esercitando egregiamente il proprio ruolo, ha aperto uno scenario del tutto inatteso: è stata formalizzata (messa a verbale) una proposta transattiva avanzata direttamente dal Giudice.

La causa potrebbe dunque concludersi nel migliore dei modi: il Giudice propone un viaggio di ristoro Palermo-Napoli (e ritorno) offerto da Tirrenia a Gaetano e famiglia, unitamente ad una visita guidata a bordo della Nave attraccata al Porto di Palermo, offerta da Tirrenia ad un gruppo di ragazzi autistici e loro accompagnatori, con la finalità nobilissima di «regalare loro un sorriso» (parole del Giudice).

Noi abbiamo già accettato la proposta; Tirrenia ha chiesto un po' tempo per valutarne la fattibilità, l'avvocato di Tirrenia ha accolto positivamente la proposta ,ma si riserva di parlarne con la compagnia di navigazione. 

Il prossimo 15 Marzo, sapremo se Tirrenia accetterà, e se il buon senso del Giudice di Pace di Palermo avrà trionfato. Ma soprattutto, sapremo se la nostra battaglia di Principio potrà dirsi non solo conclusa, quanto vinta, e nella maniera più simbolica e bella possibile!!

C'è una frase di un film che mi è sempre piaciuta moltissimo e che ho fatto mia... recita più o meno così: «ho scelto di fare l'Avvocato per provare a cambiare il Mondo una causa alla volta». Ebbene, se la causa Riggio/Tirrenia si concluderà nel modo indicato oggi dal Giudice, potrò orgogliosamente dire di aver tradotto in realtà questa frase!! AVV.  IVANA CONSOLO

Oggi mi ritengo super soddisfatto, quasi come una vittoria, le parole del giudice mi hanno profondamente emozionato, il Giudice ha sottolineato che la mia causa non è ai fini speculativi, e che l'unica somma risarcitoria richiesta è pari ad 1 (uno) euro cifra simbolica,  ma bensì una battaglia di rispetto e riconoscimento verso le persone autistiche.

In tanti mi avevano scritto che era sbagliato non aver chiesto un risarcimento economico,ma per chi ha imparato a conoscermi sa bene che non sono una persona attaccata al denaro, ero un imprenditore e avevo una vita abbastanza agiata, ho avuto la possibilità di avere belle macchine possedere una barca e avere belle moto, ho viaggiato tanto in italia e all'estero per il mio lavoro, ma quando l'autismo si è fatto vivo nella mia vita ho perso la felicità, ho provato ad acquistarla ma non c'era nessuno in grado di vendermela. L'ho poi trovata gratis, quando ho abbandonato tutto quello che era di materiale, e grazie a Gaetano ho ritrovato il mio SORRISO e la mia FELICITA'