Autismo:Dimesso dal centro riabilitativo

18.02.2022

Oggi ricevo una triste storia che ha dell'incredibile,ho deciso di raccontarvela.

Domenico è il papà di Giovanni un bambino di 9 anni,autistico con una grave forma di epilessia, Giovanni è seguito in un centro riabilitato di Palermo,dove puntualmente si reca per fare un percorso riabilitativo, esattamente 4 giorni a settimana per 45 minuti.Giorno 06 gennaio Giovanni inizia a stare male ad avere febbre e tosse, i genitori pensano sia stato colpito dal Covid, eseguono il tampone che risulta negativo, ma Giovanni continua a stare male allora giorno 9 gennaio decidono di portarlo in ospedale, la situazione da subito appare critica, Giovanni ha una grave forma di polmonite, con liquido in vari organi, la sua permanenza in ospedale è lunga esattamente 1 mese,giorni in cui la famiglia viene messa a dura prova.Giovanni torna a casa, dove sotto prescrizione medica dovrà rimane ancora 20 giorni, per continuare la cura che lo porterà alla totale guarigione,ma nel frattempo arriva anche il Covid in casa,che colpisce l'intera famiglia,fortunatamente in forma lieve.Mentre la famiglia cerca di curare al meglio Giovanni, arriva una telefonata dal centro riabilitato, ci sarebbe piaciuto che la chiamata fosse per sincerarsi della salute di Giovanni, e invece no, dall'altra parte della cornetta parla l'assistente sociale del centro riabilitativo, alla quale comunica alla famiglia che il figlio Giovanni era stato per la dimesso, la mamma chiede la motivazione e la risposta al quanto assurda " per la lunga assenza" incredula sbotta in una crisi di nervi, non riesce a credere che suo figlio viene escluso dalle terapie tanto importanti,specie in un momento così delicato dopo una lunga degenza. I genitori chiedono ripetutamente alla struttura di ricevere la comunicazione attraverso posta elettronica,in quanto appare inadeguata anche la forma usata per comunicare tale notizia,ricevere una e-mail servirebbe a capire chi avesse firmato quelle dimissioni e soprattutto con quale motivazione, considerando che la famiglia di Giovanni aveva avvisato ed inviato tutta la documentazione medica che giustificava la lunga assenza. La struttura si rifiuta di inviare quanto dalla famiglia richiesto,dicendo loro di stare tranquilli in quanto il giorno 6 marzo ci saranno delle nuove dimissioni e quindi Giovanni potrà nuovamente essere inserito. 

Ovviamente tutta questa strana vicenda sarà affidata ad un legale,in modo che si possa fare chiarezza su questo comportamento inadeguato ed inaccettabile, ma soprattutto fare  rientrare prima possibile Giovanni nel centro riabilitativo,in quanto ha necessità di riprendere le sue terapie.