AUTISMO "GOVERNO DEI MIGLIORI" Riflessioni 2 aprile Giornata Mondiale Autismo
30 anni di emergenza,30 anni di discussioni nei palazzi,30 anni per scrivere le leggi più belle del mondo per poi non attuarle
Come tutti sappiamo nel mese di gennaio 2020 l'Italia è stata investita da una violenta pandemia, il COVID-19: è iniziato un periodo buio per migliaia di persone autistiche e per le loro famiglie...
Di lì a poco i nostri figli si sono visti rinchiusi in casa per un lungo periodo di lockdown; oltre 2 mesi,migliaia di bambini e ragazzi autistici che hanno dovuto riconsiderare il loro "altro mondo" con la chiusura delle scuole, dei centri di riabilitazione, lontani da una quotidianità fatta di piccoli e grandi traguardi costruiti tra lacrime e sorrisi, nella consapevolezza di una condizione invalidante che giorno dopo giorno distrugge il vero senso della vita.......
Durante questo periodo la maggior parte degli italiani si sono dati appuntamento, affacciati alle finestre, per cantare "Azzurro" o per intonare l'inno nazionale.
Balconi ed intere facciate di fabbricati hanno esposto l'arcobaleno con la scritta "Andrà tutto bene," ma purtroppo non per tutti è stato così.
Non lo è stato per molti bambini e ragazzi autistici che hanno dovuto sospendere di punto in bianco ogni attività riabilitativa.
Si è trattato di un vero e proprio disastro.
È stata stoppata qualsiasi attività, fosse anche una semplice passeggiata, o recarsi al fast-food, o andare al supermercato a fare spesa... Tutte azioni di pura integrazione e stimolazione all'autostima...
Per alcuni autistici - specie i più piccoli - quella forma di isolamento ha in parte, paradossalmente, perfino giovato, nel senso che molti genitori hanno preso consapevolezza della condizione dei loro figli, diventando essi stessi veri e propri terapisti del comportamento e/o logopedisti, tante sono state le testimonianze di bambini che iniziavano a pronunciare le prime paroline e ad acquisire piccole autonomie personali. Tutto bene? Si, ma è comunque doverosa una riflessione: certe testimonianze sono quelle che ci hanno preoccupato di più, in quanto si è potuto avvertire l'inadeguatezza delle scuole, da nord a sud, così la mancanza di preparazione nell'affrontare un tema sociale così diffuso (e drammatico) come l'autismo.
Durante questi anni abbiamo visto vari governi alternarsi nell'affrontare l'emergenza COVID-19. Tanti sono stati i milioni di euro investiti, ma altrettanto cospicui sono stati i milioni sperperati in acquisto di banchi a rotelle mai utilizzati, mascherine pagate per dispositivi di protezione che poi non si sono rivelati inidonei,neanche idonee per il carnevale, gare d'appalto per ospedali mai entrati in servizio, e tanto altro .. una "emorragia" inarrestabile di denaro pubblico. .
Oggi è necessario far notare alla politica che prima del COVID-19 nel nostro paese era ben presente una emergenza chiamata AUTISMO.
Gli stessi governi che non hanno mai fatto così tanti investimenti negli ultimi 30 anni per l'AUTISMO, non hanno investito nulla sulla formazione, sull'inclusione scolastica, sulla realizzazione di strutture multifunzionali, sulla sanità (preparando e formando il personale sanitario negli ospedali dove non esistono percorsi riservati ed adeguati).
Non hanno mai preso in seria considerazione il fatto che per le persone autistiche è necessario sviluppare un'equipe multidisciplinare.
Hanno continuato a trattare questa grave emergenza AUTISMO come un problema da affrontare solo con la neuropsichiatria e la psichiatria... NON HANNO affrontato il serio problema dei CAREGIVER da anni lasciato a "giacere" nonostante le diverse interpellanze presentate, una categoria assolutamente dimenticata, infatti molti genitori CAREGIVER sono stati costretti a lasciare il lavoro per seguire i figli.
Ebbene, ancora dopo anni di discussioni nei palazzi del potere, non ricevono nessuna forma di sostentamento né alcuna forma di contribuzione previdenziale.
Oggi vogliamo chiedere all'intera classe politica di non accendere di luci blu nessun palazzo, di evitare inutili passarelle.
Pensi invece a fare una sana programmazione per investire i tanti miliardi di euro messi a disposizione del PNRR.
Chiediamo alla politica di rispondere con i fatti e non con le parole, perché queste solitamente le porta via il vento.
Antonio Riggio